Con il riemergere e l’aggiornamento dei bisogni sociali, si adeguano anche le nuove norme che regolano le prestazioni sociali offerte. L’argomento in questione è il nuovo ASSEGNO DI INTEGRAZIONE per i cittadini italiani, che sostituisce il vecchio Reddito di Cittadinanza.
Leggete la nostra analisi dettagliata di questi cambiamenti e scoprite se potete averne diritto.
Come è avvenuta la sostituzione delle sovvenzioni
I responsabili dell’offerta dell’ex Reddito di Cittadinanza hanno apportato alcune modifiche alla Legge di Bilancio, che hanno portato alla paralisi del sussidio e alla sua sostituzione. Ora, per l’anno 2024, verrà offerto il ASSEGNO DI INTEGRAZIONE. Questa nuova misura distinguerà due categorie di beneficiari: gli ultrasessantenni, i minori o i disabili e i lavoratori dipendenti. È quindi possibile notare che alcune regole di questa offerta cambieranno. Inoltre, va detto che le persone in grado di lavorare dovranno affrontare un intero processo di assunzione e potrebbero perdere il sussidio se la prima offerta di lavoro viene rifiutata.
Vale anche la pena di notare che le persone che si trovano in una situazione di vulnerabilità socio-economica e che ricevono assistenza sociale possono essere un altro pubblico che beneficia di questa opportunità.
I requisiti per la partecipazione
In precedenza era possibile vedere il pubblico destinatario del nuovo ASSEGNO DI INTEGRAZIONE in forma molto sintetica, ma ora è possibile vederlo in modo molto più approfondito. I destinatari di questa offerta di sussidi sono le famiglie in cui almeno un membro è disabile, minorenne, di età pari o superiore a 60 anni e in una situazione di vulnerabilità sociale, che riceve assistenza sociale. Tuttavia, al di là di questo pubblico, è necessario essere a conoscenza di requisiti più specifici che devono essere soddisfatti, come ad esempio:
- Essere cittadino europeo, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o essere cittadino di un altro Paese con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o essere titolare dello status di protezione internazionale;
- Risiedere in Italia da almeno 5 anni, ma solo gli ultimi 2 devono essere continuativi;
- Non essere sottoposto a misure cautelari o di prevenzione personale;
- Non aver subito condanne definitive negli ultimi 10 anni;
- L’ISEE deve essere in corso di validità con un valore FINO A 9.360 euro per le famiglie con figli;
- Per le famiglie con persone di età pari o superiore a 67 anni e altri componenti con disabilità grave, il reddito deve essere fino a 7.560 euro all’anno.
Tutto questo può essere spiegato più dettagliatamente sui requisiti patrimoniali sul sito della Confederazione italiana.
Clicca qui per visitare il sito web del Governo italiano ➜
Quali sono i vantaggi e gli incentivi per chi assume i beneficiari del ASSEGNO DI INTEGRAZIONE?
Oltre ai destinatari che beneficiano del ASSEGNO DI INTEGRAZIONE, i datori di lavoro che assumono questi beneficiari a tempo indeterminato, a tempo pieno o parziale, o con il metodo dell’apprendistato, potranno acquisire alcuni vantaggi per loro stessi, come l’esenzione dal pagamento del 100% dei contributi previdenziali totali per ogni lavoratore. A parte questo, ci sono alcune regole in più, come la possibilità che il beneficiario venga licenziato, dove entro 24 mesi il datore di lavoro è obbligato a restituire l’incentivo ricevuto, più le sanzioni civili, a meno che il licenziamento non sia per giusta causa.
Altre informazioni aggiuntive non riguardano i datori di lavoro, ma i beneficiari stessi. Pertanto, ASSEGNO DI INTEGRAZIONE agisce come un’integrazione del reddito. In quanto tale, sarà erogato per un periodo di 18 mesi continuativi e potrà essere rinnovato per altri 12 mesi un mese dopo la sua interruzione.
Infine, scoprite come richiedere il vostro sussidio
Una volta verificato il possesso dei requisiti, è possibile presentare la domanda. Prima di tutto, dovrete richiedere ASSEGNO DI INTEGRAZIONE tramite il sito web dell’INPS. Potete anche fare domanda tramite l’Agenzia delle Entrate o i centri di assistenza fiscale, ma dovrete sempre firmare una convenzione con l’INPS. Esiste probabilmente un’altra possibilità, come ai tempi del Rendimento della Ciudadanía, attraverso l’ufficio postale.
Pertanto, l’istituto responsabile dell’offerta verificherà che tutti i requisiti necessari siano stati soddisfatti, richiederà la registrazione in un sistema specifico, una firma e poi i beneficiari approvati inizieranno a ricevere la risorsa. Si noti inoltre che per l’erogazione dei fondi sarà necessario creare una nuova carta. Restate quindi sintonizzati e tenetevi aggiornati sulle opportunità sociali del governo italiano.